Chi di noi non ha provato a portarsi dietro il proprio uomo per un giro di shopping? Credo tutte, e sono anche certa che ognuna di noi abbia poi deciso di aver avuto la peggiore idea del secolo.
Sono pochissimi gli uomini a cui piace fare shopping, io personalmente li posso contare sulle dita di una mano. La maggior parte di loro avrà come minimo la faccia affranta e supplichevole del gatto di Shrek per tutta la durata della spedizione.
Guardiamoli più da vicino:
IL LOST: Lui non sa perché è li, non sa nemmeno dove è, non sa come muoversi, dove guardare, ha lo sguardo perso verso un infinito lontano, preferirebbe trovarsi nei bassifondi di Manila piuttosto che in quel negozio. Anela al divano e al telecomando, ma ha accettato di accompagnarvi e sta maledicendo il momento che ha detto “si”. Cerca di adeguarsi ma è decisamente fuori posto. Si sente come Frodo nei pressi del Monte Fato, arranca, suda, con la speranza di mettere fine alla sua agonia al più presto. Tu gli dici “guarda che carine queste scarpe…” Lui risponde con un fil di voce come risvegliato da un sogno. “ehhhh? Cosa???? dove???”
Ti senti in colpa, ti fa pure pena e allora decidi di mettere fine alla sua agonia riportandolo a casa. Prima però fai un tentativo scientifico e lo porti in una Ferramenta. L’ectoplasma di poco prima si trasforma in macho-man, e lo vedi girare beato tra viti, trapani e piallatrici. Il suo Eden.
LA FERRARI- quello che entra in un negozio e in 3 minuti ha già visto tutto e si è già incamminato verso l’uscita. Il tipo Ferrari è difficile da gestire perché tu entri in un grande magazzino a 5 piani che strabocca di offerte, ma non fai in tempo a muovere la tremula mano verso una stampella che lui già sta al piano successivo. Praticamente in mezz’ora ti sei fatta tutta Via del Corso senza capirci niente, e, ovviamente ritorni a casa a mani vuote. Non c’è niente che possa fermare il suo incedere marziale, non gliene frega proprio niente e ve lo spiattella in faccia; sbuffa, guarda il telefonino, vi guarda storto. L’alternativa sarebbe tramortirlo in un camerino e lasciarlo là per le successive tre ore, e non è che non ci abbiate pensato, ma gli volete bene dopo tutto. Non vi resta che afferrare al volo un paio di scarpe, due magliette e tre camicette. Solo una volta a casa vi renderete conto che avete comprato tutte taglie sbagliate e rimpiangerete di non averlo tramortito davvero.
LO STYLIST – Pretende di sapere esattamente quello che vi sta bene e non lesina consigli. Peccato che non ci capisce proprio nulla e pretende di farvi vestire come Nonna Abelarda. Tu stai li soppesando un tubino nero attillato ma lui ti sventola davanti una palandrana di un colore indefinito dicendoti che è più nel tuo stile. Quale stile? Quello di Her Majesty quando va a caccia di cervi nella campagna scozzere? Ti viene il dubbio che non abbia mai fatto caso davvero a quello che indossate (e in effetti è così).
Vi riempie il camerino di vestiti incommentabili, e vi viene giustamente il dubbio che lo stia facendo solo per tornare al più presto a casa. Oltretutto sbaglia pure le taglie, voi siete una 42 scarsa e lui vi porta dal 46 in su, facendovi pure venire dubbi legittimi sulla dieta appena conclusa.
LO STALKER – Ti si appiccica come una cozza allo scoglio e non riesci a fare più niente, inoltre si intrufola continuamente nel camerino dove tu stai cercando di capire se il vestito ti sta bene anche senza considerare quella maledetta luce a neon che fa uscire la cellulite pure sulle dita delle mani, Lui si intrufola e ti dice che ti sta malissimo, LO SO!!! Provaci tu cretino a vestirti con questa luce impietosa e poi ne riparliamo!
Decidi di lasciar perdere, focalizzi i vestiti e i negozi e decidi di ritornarci per conto tuo. Lo porti a far la spesa al supermercato perché sei sicura che non avrà nulla da ridire sul filetto di salmone illuminato da una impietosa luce al neon.
IL ROMMEL- Lo stratega è furbo, vi dice di si ma poi si inventa un impegno improvviso all’ultimo momento, una inondazione, un incendio, una storta alla caviglia che lo costringe in auto. Tutto sommato siete pure felici che si sia tolto dalle scatole così potrete passare le vostre prossime 6 ore in santa pace.
La mia domanda è; ma che ce li portiamo a fare? Ma lasciamoli a casa poveracci, tanto odiano farlo, andiamo a fare shopping con le amiche che è molto più divertente; giri i negozi con la leggiadria di una libellula, puoi provare e decidere quello che ti pare, fare una pausa aperitivo e continuare, divertendoti nel frattempo.
Io lo dico per esperienza personale ovviamente, ma tanto lui quando deve acquistare i suoi abiti lo fa un tot al kilo, nel senso che entra in UN SOLO negozio e compra tre di tutto e sarà a posto per tutta la stagione. Lo ammetto a volte li invidio.
O forse no.
Cinquantennials
Alessandra, Cristiana, Laura, Sonia, Sara, Roberta, Rossana
info@cinquantennials.it
© 2021 Cinquantennials All Rights Reserved. Website by esalonico