Non riesco a smettere di pensarci
Non sento che lo stesso argomento, ovunque…
Ci muoviamo con sospetto tra la gente, della quale ammettiamolo, già non avevamo grande fiducia, pensando ai mille motivi con cui ci invitano ad isolarci. Questa vita in cui la solitudine e l’incomunicabilità già erano problemi seri, ci sta mettendo a dura prova.
Ma questa mia riflessione non è rivolta a noi che la nostra rete sociale in qualche modo l’abbiamo creata. Noi abbiamo avuto la possibilità di sperimentare l’errore o l’orrore di compagnie sbagliate, ma anche di stringere la mano di chi, sbagliato non lo era affatto ed anzi, quasi salvifico in situazioni che sarebbero precipitate senza quella mano. Ed abbiamo vissuto la follia, l’incoscienza, il brivido dell’incontro sbagliato, dell’avventura rischiosa. In qualche modo ci siamo sporcati e siamo cresciuti con gli errori nostri e dei nostri coetanei. Abbiamo avuto fazzoletti smocciolati ammucchiati nella borsa durante un’uscita con l’amica del cuore, finita con una promessa del per sempre ed una birra. Abbiamo viaggiato in treni sudici, seduti sui gradini perché neanche nei corridoi c’era spazio, raccontando la nostra vita a perfetti sconosciuti e vivendo momenti di un’intensità inspiegabile con chi alla stazione successiva sarebbe sparito per sempre.
Quanti volti, quante mani, quanti odori, quanti racconti mai raccontati a riempire gli anni vissuti con pienezza prima di diventare grandi!!!
Ed oggi?…che amarezza!!!
Cosa succederà a questi ragazzi, i nostri ragazzi, a cui non solo non siamo stati in grado di garantire il sogno di un grande futuro, ma a cui stiamo stillando gocce di paura, dubbio, diffidenza, fobie e distanziamento? L’esperienza del non potere, del non dovere (e non perché vietato dai grandi – che anzi lo renderebbe terribilmente invitante!) per paura di essere veicoli di contagio, di malattia…di morte! LORO caricati di un peso, una responsabilità immensa nei confronti di coloro che invece avrebbero dovuto coccolarli, abbracciarli e viziarli…che mondo brutto!!!
Ed io, dalla mia posizione, non posso non chiedermi: che segno lascerà questa vita col COVID dentro di loro? Quali pensieri, quali atteggiamenti, quali attitudini nei confronti dell’altro e della vita saranno generati dalle esperienze che oggi loro stanno vivendo? Un quotidiano a noi del tutto sconosciuto e di fronte al quale non abbiamo alcun vissuto a fare da insegnamento. Quali armi hanno per difendersi dalla violenza mediatica, dalla pressione psicologica, dalla paura, dalle restrizioni sociali, dalla vita con la mascherina?
Alimentare i sogni, la speranza, la positività, tollerare la follia, la sana incoscienza, la sete di avventura e scoperta è ancora un dovere per chi dice di essere adulto! Il disincanto e la paura sono lussi che non possiamo permetterci perché formare gli adulti di domani è una nostra responsabilità!!
Cinquantennials
Alessandra, Cristiana, Laura, Sonia, Sara, Roberta, Rossana
info@cinquantennials.it
© 2021 Cinquantennials All Rights Reserved. Website by esalonico