L’autrice, Maria Elena Cristiano, fin da subito ci rivela che il romanzo è nato frugando le pagine di Stevenson, i deliri di Dick, i sussurri di Marilyn Manson e con il sottofondo perpetuo delle strofe di Michele Salvemini…
… e noi ci ritroviamo immersi in un mondo fatto di istinti non più repressi, senza un briciolo di senso di colpa a far da legante tra le azioni e il mondo esterno.
Esiste un confine netto che separa il bene dal male? Cosa trasforma un uomo in un demone? È possibile far scomparire la crudeltà?
“Perbenismo e lussuria, leggi e misfatti, musica sinfonica e blues, angeli e demoni. Dualismi, nulla più.” (cit.)
Definito romanzo distopico, il libro della Cristiano quanto si discosta veramente dalla realtà in divenire?
L’essere umano è da sempre, e per sempre lo sarà, in conflitto nell’operare la scelta tra bene e male, ma se cadono le convenzioni e gli obblighi sociali, chi può dire cosa potrà ancora essere considerato giusto e cosa sbagliato?
Quando la perversione, l’istinto più animale e oscuro che alberga in ogni uomo, prende il sopravvento e, soprattutto, infonde un senso profondo di piacere e benessere, cosa può avere il potere di far redimere il malcapitato essere umano e farlo tornare indietro? Forse nulla. Forse, non ne avrà nemmeno più il desiderio.
Anton Bogdanov, scienziato e ricercatore, scopre due molecole: la prima, che annulla gli istinti violenti e la seconda, gemella speculare, che ne potenzia, invece, la distruttività amplificando le più becere pulsioni amorali.
Questa perfetta dicotomia è il pretesto con cui Maria Elena Cristiano, approfittando di una scrittura fluida, ricca di citazioni e con un ritmo avvincente, prende per mano il lettore e non lo accompagna, no, lo lancia direttamente nel caos lasciandolo da solo. Con tutti i propri incubi.
L’autrice, inoltre, laureata in medicina, sfrutta le sue conoscenze per sondare l’animo e le debolezze dei personaggi, rendendoli vivi. Molto realistici, direi quasi… reali.
Provereste la molecola del bene assoluto o quella del male? Tenendo conto che, probabilmente, non ci sarà possibilità di ritorno.
A mio modesto parere, da questo romanzo si potrebbe trarre un film. Io, l’ho già visto nella mia immaginazione.
Rimango in attesa di un seguito.
E voi, preparatevi a una lettura senza sosta, perché il ritmo è talmente incalzante che non vorrete chiudere il libro prima di aver letto la parola fine.
“Quante volte da ragazzo aveva evitato di dar sfogo alla sua aggressività, cattiveria, intolleranza per rispettare le regole che gli erano state insegnate, per paura di una punizione, per non dover sopportare il senso di colpa, per codardia. E altrettante infinite volte si era domandato perché altre persone, esseri umani uguali a lui, ma diversi nell’animo, erano capaci di commettere atti indicibili con la massima noncuranza.” (cit.)
Se non siete impressionabili, non dovete far altro che leggere il libro; se, invece, lo siete… ve lo consiglio vivamente.
Avrete un motivo valido per alimentare le vostre paure più recondite.
Belial. Le radici del male è edito da Edikit, e lo potete acquistare su tutti i siti online più importanti, sul sito della casa editrice e nelle librerie.
www.mariaelenacristiano.com
Cinquantennials
Alessandra, Cristiana, Laura, Sonia, Sara, Roberta, Rossana
info@cinquantennials.it
© 2021 Cinquantennials All Rights Reserved. Website by esalonico