Storie semi serie di un gruppo di donne vintage

Bugia o verità?

Bugia o verità?

Nella rubrica posta, Veronica ci chiede noi cosa avremmo fatto in una situazione del genere. E voi che ne pensate?

Carissime Cinquantennials, 

Siete fantastiche. I miei complimenti per il vostro blog che ho conosciuto grazie a Facebook. I vostri articoli sono ricchi di spunti di riflessione. In particolare mi sono piaciuti i post dedicati al tradimento, quella donna che sulla soglia di casa  alle sei del mattino urla al marito perché torna all’alba, e si calma solo quando il marito confessa che l’ha tradita. Come reagirebbe la mia cara amica d’infanzia, cinquantaduenne come me, se le confessassi che qualche settimana fa, mentre ero in  bicicletta a qualche chilometro da casa del paese in Piemonte dove viviamo, suo marito stava baciando, appoggiato alla macchina,  una donna con capelli rossi e ricci? Da quel giorno con scuse banali, più o meno credibili,  ho evitato di uscire con  la mia amica. Scrivo messaggi, invece di fare lunghe chiamate come eravamo solite fare. Lei è preoccupata, pensa che io non stia bene, invece mi sto solo dannando se devo dirglielo o no. 

Io sono sposata da più di vent’anni. Non credo  che mio marito sia fedele, ma non ho mai voluto fare quel passo in più di verifica quando  nei pantaloni ho trovato ricevute di cene per due in ristoranti  stellati o guardato il suo viso per trovarci uno sguardo sognante, mentre in casa sollevava pesi per tenersi in forma. Saperlo per me non cambierebbe nulla. Non lo lascerei mai. Faccio finta di niente, sto in silenzio, sperando che non me lo confessi. La sua confessione significherebbe l’intenzione di mio marito di lasciarmi. Preferisco pensare che siano solo scappatelle. La mia amica invece è convinta della fedeltà del marito. Sostiene che se scoprisse un tradimento chiuderebbe subito la storia. Se fosse solo una piccola debolezza del marito della mia amica che si avvicina ai sessanta e  vuol sentirsi ancora affascinante tra le braccia di una nuova donna, forse era la prima volta che si incontravano e anche l’ultima, chi sono io per mettere tra le mani della mia amica un dolore cosi forte che potrebbe condizionare un futuro intero? Mi rivolgo a voi care amiche, si vi sento proprio amiche anche se non vi conosco. Voi come reagireste? 

Grazie per il vostro prezioso consiglio. 

Un caro saluto 
Veronica P.

Cara Veronica,
per prima cosa ti ringraziamo per i complimenti dedicati al nostro blog e siamo felici che tu ci consideri già delle amiche, seppur virtuali.

La tua mail ci ha fatto molto piacere, ma ci ha anche lasciate spiazzate perché non tutte la pensiamo nello stesso modo. Infatti, ci siamo prese del tempo prima di risponderti.
Tra di noi c’è chi direbbe immediatamente alla tua amica che cosa ha visto e, soprattutto, perdonaci, non accetterebbe mai la situazione che tu, invece, vivi con molta consapevolezza. Mentre, altre del gruppo, farebbero esattamente come te. Questo ci ha portate, quindi, a darti una risposta che forse ti aspettavi già: segui il tuo cuore e fai ciò che ritieni più giusto. Per te stessa e per la tua amica.
Quello che, però, ci sentiamo di consigliarti è di non scomparire dalla vita della tua amica perché lei ha bisogno della tua vicinanza, che sappia o meno del tradimento del marito. Il tuo segreto, perché a questo punto è tale, è una tua scelta e un tuo fardello, non scaricarlo su di lei. Tieniti pronta ad aiutarla se ne avrà bisogno, oppure affiancala come hai sempre fatto. Se tu stessa ritieni di non poterle dare un dolore così forte, chi siamo noi per suggerirti di farlo?
Grazie per averci scritto e per esserti confidata. Dopo aver constatato che il tradimento è un argomento che ha suscitato molto interesse in chi ci segue, ci siamo chieste come voi, che adesso avete letto la mail di Veronica, vi sareste comportati al suo posto?
Volete provare a dirci la vostra?
Scriveteci a info@cinquantennials.it

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