Sicuramente io sono una che guarda al futuro, mi piace informarmi, essere aggiornata, mi piacciono pure i libri di fantascienza, per dire.
Sono decisamente una curiosa, ecco perché la tecnologia che ormai corre veloce non mi ha mai spaventato. Chiariamo che non sto parlando della scissione dell’atomo, e nemmeno dell’evoluzione del genoma, molto più prosaicamente sto parlando dell’essere in grado di usare il cellulare e tutte le sue funzioni.
Praticamente negli ultimi anni la nostra generazione è passata dal telefono a gettoni al pc portatile che fa davvero tutto: le fotografie con i filtri che ti ringiovaniscono di venti anni, le ricerche sul web se stiamo cercando la ricetta dei cannelloni, funge da navigatore quando ci perdiamo per le strade cittadine o in aperta campagna, Con apposite APP puoi sapere a che ora arriva l’autobus alla fermata, o sapere quante calorie hai bruciato camminando dal divano al letto, e ci tiene in contatto con amici e parenti con un numero industriale di chat.
Ecco, anche io mi sono evoluta…. Certo ogni tanto ne combino qualcuna, tipo sbagliare chat e creare incidenti diplomatici da guerra fredda, oppure mi perdo dietro domande cosmiche tipo “devo cliccare qui?”, ma quando sono in confusione trovo subito l’amico genio dei microchip che mi soccorre, o molto più facilmente chiedo a mia figlia che è praticamente cresciuta con il ciuccio e l’iper tecnologia
Molto spesso ne farei a meno, specialmente delle chat su wathsapp. Sono davvero troppe, trillano ad ogni ora del giorno e della notte e sono grata che mia figlia ormai ultra ventenne sia cresciuta quando suddetta tecnologia ancora non era in uso. Amiche più giovani mi raccontano di raccapriccianti chat di classe, dove pare ci si insulti reciprocamente con leggiadria. Se mia figlia facesse la scuola media adesso sicuramente io avrei avuto la parte di Jack Frusciante, quella uscita dal gruppo, la mamma asociale per intenderci.
Ultimamente si è aggiunto un altro componente alla famiglia; il mini google home che parla, mette la musica e accende le lampadine wi-fi. Purtroppo il mio compagno parla più con lui che con me, ma forse è perché, ad onor del vero, lui gli risponde sempre.
Diciamo che mi muovo abbastanza agilmente nel settore. O almeno credevo. Poi sono arrivati i pin a duecento cifre, i generatori di OTP, più complicati delle credenziali numeriche per accedere alle chiavi nucleari del Cremlino, alfabeti sumerici che non si capiscono nemmeno con la Stele di Rosetta.
Ad un certo punto controllare il conto corrente bancario è diventato un triathlon maledetto; password di 30 livelli, riconoscimenti facciali con gli occhiali, senza occhiali, con il trucco, pettinate, fai una giravolta, falla un’altra volta….uno sforzo titanico che ti costringe a diventare Mnenosine; la personificazione della memoria che manco a dirlo era una titanide.
Spid, Pin, password, sempre diverse perché è più sicuro ed è allora che ho cominciato a scrivere tutto su una agendina che è diventata in poco tempo l’enciclopedia Treccani in venti volumi.
Il problema della agendina è che va pure aggiornata, perché alcune password o pin scadono dopo un tot di giorni, perché non bastava obbligarci a fare il codice miniato della nostra vita, no, bisogna pure rifare tutto daccapo ogni 30 giorni.
Ultimamente si sono aggiunti pure i codici per usare la carta di credito per gli acquisti online che funziona solo dopo che hai fatto l’elettroencefalogramma e la gastroscopia nella tua filiale bancaria.
Per dire, io non ho mai ricordato un numero telefonico in vita mia, nemmeno il mio. Ho proprio problemi mentali con i numeri, in matematica avevo quattro, e quando ho dovuto cominciare ad aiutare mia figlia per i compiti di matematica alle elementari avevo i sudori freddi, le palpitazioni, e infatti la mia pargola è cresciuta degna figlia di cotanta madre; le divisioni e le radici quadrate, ovvero il mistero del triangolo delle Bermuda spiegato con i sottotitoli in cirillico.
Cari creatori di App, ma non potreste creare una funzione che vada bene per tutto? Una App che percepisce il nostro subconscio e tutte le maledizioni che inviamo, un IO e Super-io che non sia l’attuale App di Cashback. Secondo Freud il super-io è strettamente legato alla condizione di conflitto sociale irrisolto e di infelicità psichica.
Ecco io sono molto infelice psichicamente e il mio conflitto sociale nei confronti dei PIN e delle passwords non è per niente risolto.
Quindi datevi da fare per questa nuova APP, la potreste chiamare ES così facciamo contento pure Sigmund.
O forse già esiste e io come al solito non ne sapevo niente…
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